Scoperta di tesori nascosti

by Associazione Culturale per l'Affresco Aps
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Scoperta di tesori nascosti

Associazione Culturale per l'Affresco APS
Nuovi viaggi alla ricerca di affreschi di autori ‘sconosciuti’ o raramente citati, a Sabbioneta, e per rivedere alcuni frescanti ‘classici’, a Parma.
(Pietro Martire Pesenti e Bernardino Campi a Sabbioneta; Correggio e Parmigianino a Parma)
Bernardo Molinas Agnellini
Ottobre 2023

Continuando a percorrere le diverse regioni dell’Italia (a parte tante altre all’estero nei paesi di lingua tedesca e paesi nordici) alla ricerca di nuovi affreschi, per me, ‘sconosciuti’. E non possono mancare anche alcuni ‘classici’, di frescanti rinomati, da rivedere.
Chi più, chi meno, tutti abbiamo frequentato i più citati, i ‘classici’ nei diversi periodi storici:
- I maestri etruschi di Tarquinia, i maestri di Pompei e nella Roma antica,
- Cimabue, Giotto, Cavallini, Pisanello, Lorenzetti, Altichiero da Zevio,
- Masaccio, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Luca Signorelli, Fra Angelico, Benozzo Gozzoli, Perugino, Mantegna, Cosmè Tura, Francesco Del Cossa, Domenico Ghirlandaio,
- Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, Correggio, Parmigianino, Veronese, Giovanni Battista Zelotti, Jacopo Bassano
- Giambattista e Giandomenico Tiepolo
- Ubaldo Oppi, Gio Ponti, Pietro Annigoni, Sergio Favotto, Vico Calabrò
Allora non possono non venire alla mente: la domanda su quanti affreschi ci saranno nella “Nazione dell’Affresco” (decine o centinaia di migliaia?) e il detto “non basterebbe una vita per vederli tutti !”.
Senza perdere la speranza siamo ripartiti per vedere alcuni affreschi di quelli meno conosciuti.
Destinazione: Sabbioneta, piccolo bellissimo paese, fondato come “cità ideale” o “piccola Atene” dal condottiero, mecenate e duca Vespasiano Gonzaga, a metà tra Mantova e Parma per strade provinciali.
Ci sono affreschi dappertutto. Citeremo quelli che ci hanno colpito di più: nel “Corridor Grande” o “Galleria degli Antichi” e nella Villa del Principe o Palazzo Giardino.
Sopra un articolato in pietra a vista costituito, nel piano inferiore, da ventisei arcate, per una lunghezza di circa 100 metri, si trova il “Corridor” affrescato. Si tratta nientemeno che di 26 allegorie femminili sovrastate da festoni retti da Putti dipinte dal frescante Pietro Martire Pesenti (detto “Sabbioneta”), nel 1587-88.
Rappresentano la Vittoria, la Benignità, la Pace, la Moderazione, la Misericordia, Flora, Cibele, la Concordia, la Fede, la Speranza, la Carità, la Giustizia, la Temperanza, la Fortezza, la Prudenza, e le Arti (Geometria, Musica, Poesia e Astronomia).
Delicato il segno di questo artista.
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Referente artistico: Ludovico Calabrò
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