Venezia - Giudecca - Associazione Culturale per l'Affresco APS

by Associazione Culturale per l'Affresco Aps
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Venezia - Giudecca

GALLERY > 2020

Data: agosto-settembre 2020

Città: Venezia
Nazione: Italia
Luogo:
Isola di Giudecca, Parrocchia di sant'Eufemia, nell'orto sorto sull'antico prasanto, chiamato appunto RisOrto.
Maestri frescanti:

  • Sara Candeago
  • Giulio L. Bellocchio
Tema:
Capitello dedicato a sant'Eufemia, patrona della parrocchia e custode del RisOrto. L'opera raffigura la giovane santa, presenza che accompagna il lavoro dei volontari che hanno fatto risorgere, coltivandolo con cura, il terreno abbandonato dell'ex prasanto della parrocchia.
Descrizione:
Questo progetto di affresco è oggetto di attiva discussione già da quasi un anno.
Inizialmente abbiamo dialogato con i volontari che frequentano questo spazio in merito alla scelta del soggetto e del luogo adatto.
Uno dei passi iniziali è stata la ricerca di materiale sia narrativo che iconografico su sant'Eufemia: la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, e altri testi e materiali reperiti in biblioteca e on-line.
Abbiamo fatto anche una fruttuosa visita alla signora Paola Landsmann, esperta di storia e arte di Venezia e specialmente della Giudecca, che ci ha raccontato molto approfonditamente la storia della parrocchia e quella della santa.
Su queste basi abbiamo disegnato diversi bozzetti, presentati e rielaborati in base a nuove idee che emergevano via via, fino alla realizzazione del cartone finale, sul quale abbiamo svolto diverse prove di colore, e che, dopo l'approvazione di tutto il gruppo, abbiamo infine presentato al responsabile, fra Oswald, per il nulla osta.
I materiali impiegati sono: grassello di calce stagionato, cocciopesto fine, sabbia fine di fiume. Alcuni dei colori e degli attrezzi sono stati presi dal magazzino della Scuola Internazionale per la tecnica dell'Affresco presso la basilica dei santi Vittore e Corona a Feltre.
Prima di iniziare il lavoro sul muro è stato allestito il cantiere per proteggere la parete dal sole e dalle intemperie.
Il muro è stato scalpellato per lo spessore di circa un centimetro, formando una superficie scabrosa nel vecchio e spesso intonaco di calce. Alcune zone più fragili sono state rimosse andando più in profondità.
Questi buchi più profondi sono stati colmati con una malta di cocciopesto e grassello insieme a pezzi di vecchi mattoni preventivamente lasciati in acqua. Per questi accorgimenti abbiamo avuto i suggerimenti del bravo restauratore Ignazio, residente alla Giudecca e attualmente impegnato in cantiere nella chiesa di san Rocco.
Con la stessa malta di cocciopesto, si è steso lo strato di arriccio per portare a livello la superficie. I bordi sono stati lasciati leggermente in rilievo, sfruttando il colore e la consistenza del cocciopesto per rappresentare una cornice di mattoni.
Sull'ariccio si è dipinta la sinopia, che è stata divisa in tre giornate, seguendo le linee suggerite dal disegno.
Prima di iniziare la pittura a fresco vera e propria, lunedì 7 settembre mattina si è scatenato un diluvio di grandine; fortunatamente non c'è stato alcun danno grave al muro, ma alcuni materiali han rischiato di inzupparsi nell'allagamento del magazzino.
Le diverse giornate sono state stese con tonachino di sabbia e grassello. Potendo lavorare solo nel tardo pomeriggio, abbiamo dipinto una sola giornata per giorno, curando, alla fine di ogni giornata, il taglio della superficie eccedente di tonachino, in modo da potersi allacciare con la giornata successiva organicamente, senza tagli netti.
La santa, realizzata nella seconda giornata, ha richiesto la maggiore concentrazione, nelle parti delle mani, del volto e specialmente dello sguardo.
Durante tutto il lavoro, abbiamo costantemente tenuto bagnato l'affresco con lo spruzzino, rallentandone l'asciugatura.
Una prova da superare è stata anche la diversità di stile pittorico dovuta alle due diverse mani dei frescanti, più delicata o più vibrante. Sull'armonia del risultato, lasciamo il giudizio ad altri; possiamo però dire che la collaborazione e l'aiuto reciproco lo sono certamente stati.  
Dopo la conclusione del capitello affrescato e la pulizia del cantiere, Mercoledì 16 settembre, giorno della venerazione di sant'Eufemia, i volontari del RisOrto hanno organizzato un piccolo ritrovo nel corso del quale l'opera ha trovato il suo compimento: con fra Oswald abbiamo celebrato la liturgia di benedizione dell'immagine della santa.
Abbiamo anche ricevuto un caloroso ringraziamento e dei sostanziosi doni di riconoscimento da parte dei volontari del RisOrto e di altri parrocchiani.
Ringraziamo per questa esperienza di collaborazione nella realizzazione di questo "capitello", che ci ha fatto riportare alla luce molta della storia che quotidianamente soltanto sfioriamo e che porta avanti una tradizione che va ancora coltivata.
i due frescanti
Sara e Giulio

Referente artistico: Ludovico Calabrò
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