Argentina 3 - Associazione Culturale per l'Affresco APS

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Argentina 3

GALLERY > 2019

Data: 29 marzo–5 aprile 2019
Città:
Unquillo  (provincia di Còrdoba)
Nazione:
Argentina
Luogo:

Nel giardino della Casa-Museo Spilimbergo dove abitava nei suoi ultimi anni il pittore e frescante ìtalo-argentino Lino Enea Spilimbergo (1896 – 1964). Su due muri alzati specialmente dal Municipio di Unquillo per consentirci di dipingere due affreschi come tributo all’artista quando era giovane (da un bozzetto di Bernardo Molinas Agnellini) e quando era anziano (da un bozzetto di Alvaro Izurieta).

Questi due affreschi rappresentano il 5° e 6° affreschi su muro del XXI secolo in Argentina (forse i primi e unici nel secolo) realizzati da B. Molinas e allievi, dopo una parentesi di ca. 60 anni dove la tecnica era stata trascurata.
En el jardín de la Casa-Museo Spilimbergo, donde vivió en sus últimos años el pintor y fresquista Lino Enea Spilimbergo (1896 - 1964). En dos paredes levantadas especialmente por la Municipalidad de Unquillo para permitirnos pintar dos frescos como un homenaje al artista cuando era joven (a partir de un boceto de Bernardo Molinas Agnellini) y cuando era anciano (de un boceto de Álvaro Izurieta). Estos dos frescos representan el quinto y el sexto frescos en pared del siglo XXI en la Argentina (quizás los primeros y únicos del siglo) realizados por B. Molinas y colaboradores, después de una paréntesis de ca. 60 años donde la técnica había sido abandonada.

Maestro:

  • Bernardo Molinas Agnellini
    (Spinea, provincia di Venezia, Italia)
Allievi frescanti:
• Ana Lìa Schneider (Direttrice della Casa-Museo Spilimbergo)
• Ariel Gabiniz (da Rosario, Argentina)
• Gabriela Lascano (da Buenos Aires)
Altri partecipanti al Corso di Affresco Italiano offerto da B. Molinas mediante il metodo “learning by doing” (dipingendo in questo caso dettagli di affreschi del Mantegna, Michelangelo e Melozzo da Forlì, sfruttando spazi ancora non dipinti del muro) sono stati studenti di una scuola superiore, Instituto Provincial de Educaciòn Media y Tècnica N° 23 “Lino Enea Spilimbergo” :
• Valentina Moll
• Jemima Lazzari
• Carmela Simòn
• Mateo Riquelme
• Maximiliano Mayordomo
• Tomàs Delgado
• Azul Chàvez
Infine hanno ricevuto da BMA spiegazioni teoriche, davanti a questo affresco che si stava dipingendo, ca. 60 studenti della sopracitata scuola (Docente: Silvia Journè; Directora: Sandra N. Gianesini).
Muratori:
  • Juan Carlos Raimondi
  • Walter Loza
Tema:
"TRIBUTO AL GIOVANE SPILIMBERGO, PITTORE E FRESCANTE"
(da un bozzetto di Bernardo Molinas Agnellini)
Descrizione:
(versiòn en castellano: ver abajo de esta descripciòn)
Per il nostro tributo sono stati scelti alcuni lavori rappresentativi della ricca e variegata carriera artistica di Lino Enea Spilimbergo, al fine di citarli in una mossa d’immagini che parte da alcune tele ad olio in piccole dimensioni, aumenta e si conclude con il massimo lavoro realizzato con la tecnica dell’affresco nella Galleria Pacifico dell’importante via Florida a Buenos Aires.
Quindi, in questo modo, si parte da uno dei suoi primi periodi in Argentina, dai dipinti ad olio su personaggi della popolazione rurale (il ragazzo, senza fretta, appoggiato sul suo asino). Passa attraverso un'opera ("Terracina") che riflette le influenze del suo passaggio attraverso l'Italia (aria di Metafisica, o citazione della terrazza di Giovanni Bellini nella sua "Allegoria Sacra"). Si passa poi al contributo di Lino Enea al murale a secco del pittore messicano Siqueiros ( "Esercizio plastico" - importante non solo per il valore artistico ma più specialmente per la generazione di un forte gruppo di pittori italo-argentini, con Berni e Castagnino che avevano collaborato, fatto che sicuramente spiega in seguito i notevoli lavori in gruppo come quello della Società Ebraica e quello della Galleria Pacifico). Per finire con questo ultimo affresco citato che mostra "... i valori essenziali dell'uomo e del suo ambiente ...", condiviso nella stessa cupola con affreschi di cinque pittori, tra cui Spilimbergo si distingue per la forza del suo disegno e il suo messaggio (mette in evidenza operai impegnati in duri lavori).
Una proposta originale di questa composizione può essere "scoperta", confrontando il suo affresco della Galleria Pacifico con quello che sta dipingendo la figura bianca di Lino Enea in questo fresco a Unquillo, o notando che tra di noi e la figura dell'artista si interpone la parete con i due tipici intonaci di un affresco, e così vediamo a Spilimbergo di fronte a noi, attraverso “il muro", dipingendo sull'intonaco di giornata. È proprio in questo muro che la figura dell'artista appoggia la mano sinistra per completare con la destra la figura di un cavallo e di un contadino, e dove le parti non dipinte mostrano ancora i classici puntini del "Cartone", uno strumento che sostituisce il disegno in questa tecnica. Per completare i dettagli, è possibile leggere, sotto l'affresco, la firma di Spilimbergo ma vista ovviamente da dietro.
Questa era un'idea espressa già dall'autore, in Italia, per offrire un tributo a Giandomenico Tiepolo e i suoi Pulcinella in un quadro dove si vede Giandomenico come attraverso un muro "trasparente", completando le sue visioni e le sue critiche al “Nuovo Mondo” nel cambio di secoli dal XVIII al XIX).
Abbiamo anche lasciato nella composizione un "simbolo" che documenta il desiderio di Spilimbergo, come quello di altri artisti dei suoi anni di gioventù, di migliorare il mondo.
Infine abbiamo voluto presentare una frase o un pensiero tra i tanti scritti nei suoi diari da Spilimbergo. Abbiamo scelto "... il futuro dipende da se stessi" perché siamo in gran parte d'accordo con la sua idea e perché ci ricorda una frase molto famosa e molto chiara: "... se tu non scrivi la storia, questa sarà scritta da altri ..."
BMA
Para rendir nuestro tributo se han elegido algunas obras representativas del rico y variado recorrido artístico de Lino Enea Spilimbergo (LES), con el fin de citarlas en un movimiento de imágenes que parte en pequeñas dimensiones, se desarrolla en telas a óleo, aumenta y finaliza con su obra máxima realizada con la técnica del fresco en la Galería Pacifico de calle Florida en Buenos Aires.
Entonces, de este modo, se parte de uno de sus primeros períodos en Argentina, de pinturas al olio sobre personajes de la población rural (el muchacho, sin apuros,  tranquilamente apoyado en su asno). Se pasa por una obra (“Terracina”) que refleja las influencias de su pasaje por Italia (aire de Metafisica, o citación de la terraza de Giovanni Bellini en su “Allegoria Sacra”). Se transita luego sobre el aporte hecho por Lino Enea al mural sobre seco de Siqueiros (“Ejercicio Plástico” - importante no sólo por el hecho artístico mas sobre todo por la generación de un grupo sólido de pintores argentinos, con Berni y Castagnino que también colaboraron, lo que seguramente explica luego las notables obras en conjunto como la de la Sociedad Hebraica y la de la Galería Pacifico). Para terminar justamente con este último fresco citado que muestra “… los valores esenciales del hombre y su medio …”, compartido por cinco pintores entre los cuales Spilimbergo descuella por la fuerza de su dibujo y por su mensaje (muestra trabajadores empeñados en duras faenas).
Como propuesta original de esta composición se puede “descubrir”, comparando el fresco de la Galería Pacifico con el fresco que está pintando la figura blanca de Lino Enea en este fresco de Unquillo, o bien notando que entre nosotros que estamos observando el fresco en Unquillo y la figura del artista se interpone una pared en primer plano y los dos revoques típicos de un fresco, y que estamos viendo a Spilimbergo de frente, “a través del muro”, pintando sobre el revoque. Justamente es en ese muro que apoya el artista su mano izquierda para ir completando la figura de un caballo y de un campesino donde las partes no pintadas aún muestran los clásicos puntitos del “cartón”, instrumento que reemplaza el dibujo en esta técnica. Para completar los detalles, se puede leer, debajo del fresco, la firma de Spilimbergo pero vista obviamente desde atrás.
Esta era una idea ya expresada por el autor, en Italia, para ofrecer un homenaje a Giandomenico Tiepolo y a sus Pulcinellas, en un cuadro donde vemos a Giadomenico como a través de una pared “transparente”, completando a fresco sus visiones y críticas al “Nuevo Mundo” en el cambio de siglos del XVIII al XIX.
Hemos dejado también en la composición un “símbolo” que documenta  el deseo de Spilibergo, como el de otros artistas de sus años de juventud, de mejorar el mundo.
Por último hemos querido presentar una frase o un pensamiento entre los tantos escritos en sus diarios por Spilimbergo.  Hemos elegido “… el porvenir depende de uno mismo…” porque coincidimos en gran parte con su idea y porque nos recuerda una frase muy famosa y demasiado clara: “… si tú no escribes la historia te la escriben los demás…”
Bernardo Molinas Agnellini
Commenti:
Importante la collaborazione del Municipio (Sindaco Jorge Fabrissin) che ha sponsorizzato la realizzazione degli affreschi su due muri nuovi e della Direttrice della Casa Museo Spilimbergo (A. L. Schneider)
A parte vedi i seguenti LINK:
video del Periòdico El Milenio de Sierras Chicas de Còrdoba riferito all’inaugurazione dei due affreschi con la presenza delle autorità del Municipio di Unquillo e la successiva conferenza di B. Molinas Agnellini sulla tecnica e la storia “Affreschi, Ieri e Oggi in Argentina e in Italia”
e
video di una intervista a B. Molinas per la TV della città di Santa Fe, Argentina – Programa del periodista Hèctor Ruiz “Lo que vendrà” (11 aprile 2019).


Referente artistico: Ludovico Calabrò
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